Workshop: il Futuro dell’Antico | Obiettivi, metodi e strategie per l’archeologia di domani
2/11/12 .- http://ilfuturodellantico.altervista.org
Workshop ANA: il Futuro dell’Antico | Obiettivi, metodi e strategie per l’archeologia di domani
Paestum (Italia) 17-18 noviembre 2012
Le riforme e i radicali, talvolta traumatici, mutamenti economici, politici e legislativi che hanno investito il mondo dei beni culturali, la dinamica e i nuovi rapporti di forza tra Stato e Regioni, tra pubblico e privato, il potenziale, ancora lungi da essere pienamente sfruttato, apporto di scienze e tecnologie nella tutela, la ricerca, la fruizione e la comunicazione dell’antico, le nette differenze nelle forme del lavoro tra vecchie e nuove generazioni degli specialisti del settore: nell’archeologia italiana è indubbiamente in atto un profondo mutamento di cui leggiamo chiaramente i sintomi, ma i cui esiti si celano oltre l’orizzonte. Un mutamento che, tuttavia, sta avvenendo senza che tra gli archeologi e gli altri specialisti del settore si sia aperto un dibattito scientifico, metodologico e politico sugli obiettivi, i metodi e le strategie che l’archeologia italiana intende darsi per affrontare le sfide del presente e del futuro, per guidare il cambiamento invece di subirlo passivamente.
Obiettivo del Workshop è costituire un momento di incontro aperto sul futuro dell’antico: un dibattito tra visioni, approcci, modelli e proposte diverse per il futuro del patrimonio archeologico; un confronto intergenerazionale tra archeologi operanti con punti di vista, funzioni e responsabilità diverse nella ricerca, la conservazione, la gestione e la fruizione dell’antico; un’occasione di dialogo tra le varie componenti dell’archeologia italiana: le soprintendenze, le università, i musei e gli enti locali, i centri di ricerca, le imprese e i liberi professionisti.
Paestum (Italia) 17-18 noviembre 2012
Le riforme e i radicali, talvolta traumatici, mutamenti economici, politici e legislativi che hanno investito il mondo dei beni culturali, la dinamica e i nuovi rapporti di forza tra Stato e Regioni, tra pubblico e privato, il potenziale, ancora lungi da essere pienamente sfruttato, apporto di scienze e tecnologie nella tutela, la ricerca, la fruizione e la comunicazione dell’antico, le nette differenze nelle forme del lavoro tra vecchie e nuove generazioni degli specialisti del settore: nell’archeologia italiana è indubbiamente in atto un profondo mutamento di cui leggiamo chiaramente i sintomi, ma i cui esiti si celano oltre l’orizzonte. Un mutamento che, tuttavia, sta avvenendo senza che tra gli archeologi e gli altri specialisti del settore si sia aperto un dibattito scientifico, metodologico e politico sugli obiettivi, i metodi e le strategie che l’archeologia italiana intende darsi per affrontare le sfide del presente e del futuro, per guidare il cambiamento invece di subirlo passivamente.
Obiettivo del Workshop è costituire un momento di incontro aperto sul futuro dell’antico: un dibattito tra visioni, approcci, modelli e proposte diverse per il futuro del patrimonio archeologico; un confronto intergenerazionale tra archeologi operanti con punti di vista, funzioni e responsabilità diverse nella ricerca, la conservazione, la gestione e la fruizione dell’antico; un’occasione di dialogo tra le varie componenti dell’archeologia italiana: le soprintendenze, le università, i musei e gli enti locali, i centri di ricerca, le imprese e i liberi professionisti.
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