Scoperta la leggendaria Metelis con tesoro bizantino
13/3/13 .- http://www.adnkronos.com/
Un gruppo di archeologi dell'Universita' di Roma 'La Sapienza' che lavora nella zona del Delta occidentale del Nilo ha identificato nel sito di Kom el-Ghoraf la leggendaria antica citta' di Metelis, uno dei principali centri urbani del basso Egitto dall'eta' tolemaica (305-30 a.C.) fino alla conquista araba (641 d.C.). Il sito, riferisce un articolo pubblicato nuovo fascicolo della rivista 'Archeologia Viva', e' costituito da una collina (tell) di circa venti metri di altezza, frutto di una sovrapposizione millenaria di insediamenti, il piu' recente dei quali e' databile all'epoca bizantina.
Durante gli scavi recentemente conclusi e' stato portato alla luce un tesoretto proprio di monete bizantine, tra cui due in oro, coniate entrambe a Costantinopoli nella prima meta' del VII secolo. Erano in un ripostiglio sigillato nello strato piu' alto del tell e sono senz'altro riconducibili all'epoca in cui la citta' fu distrutta, cioe' agli ultimi anni di Eraclio I, sovrano dell'Impero Romano d'Oriente che all'epoca includeva anche l'Egitto. ''Tra queste monete - spiega Loredana Sist, l'egittologa della Sapienza che dirige la missione - ve n'e' una d'oro che ritrae l'imperatore tra i due figli, coniata tra il 638/39 e il 641, e che ci consente di ascrivere all'avanzata degli Arabi la distruzione di questa citta' sconosciuta, poiche' la conquista musulmana dell'Egitto, che dal Cairo risali' verso Alessandria, avvenne appunto nel 641''.
L'ipotesi si era andata delineando quando gli studiosi si sono trovati in un sito ricco di strutture abitative in mattoni crudi, con ceramiche domestiche e molte cisterne per le riserve idriche, giustificate solo per una citta' di grandi dimensioni. ''I reperti di epoca tolemaica sono stati scoperti a una quota piuttosto alta del tell - continua l'archeologa Sist - per cui restano da scavare parecchi altri metri di stratificazione relativi a insediamenti piu' antichi, probabilmente risalenti fino all'epoca saitica (VII-VI sec. a.C.). La vita della citta' si protrasse dunque per almeno un millennio''. Un insediamento urbano cosi' complesso in quest'area rende ora plausibile l'identificazione di Kom el-Ghoraf con l'antica Metelis, capitale del 'nomos Metelites', che le fonti testuali collocano nella zona.
Durante gli scavi recentemente conclusi e' stato portato alla luce un tesoretto proprio di monete bizantine, tra cui due in oro, coniate entrambe a Costantinopoli nella prima meta' del VII secolo. Erano in un ripostiglio sigillato nello strato piu' alto del tell e sono senz'altro riconducibili all'epoca in cui la citta' fu distrutta, cioe' agli ultimi anni di Eraclio I, sovrano dell'Impero Romano d'Oriente che all'epoca includeva anche l'Egitto. ''Tra queste monete - spiega Loredana Sist, l'egittologa della Sapienza che dirige la missione - ve n'e' una d'oro che ritrae l'imperatore tra i due figli, coniata tra il 638/39 e il 641, e che ci consente di ascrivere all'avanzata degli Arabi la distruzione di questa citta' sconosciuta, poiche' la conquista musulmana dell'Egitto, che dal Cairo risali' verso Alessandria, avvenne appunto nel 641''.
L'ipotesi si era andata delineando quando gli studiosi si sono trovati in un sito ricco di strutture abitative in mattoni crudi, con ceramiche domestiche e molte cisterne per le riserve idriche, giustificate solo per una citta' di grandi dimensioni. ''I reperti di epoca tolemaica sono stati scoperti a una quota piuttosto alta del tell - continua l'archeologa Sist - per cui restano da scavare parecchi altri metri di stratificazione relativi a insediamenti piu' antichi, probabilmente risalenti fino all'epoca saitica (VII-VI sec. a.C.). La vita della citta' si protrasse dunque per almeno un millennio''. Un insediamento urbano cosi' complesso in quest'area rende ora plausibile l'identificazione di Kom el-Ghoraf con l'antica Metelis, capitale del 'nomos Metelites', che le fonti testuali collocano nella zona.
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