Seminario "Indicadores, Instrumentos e Interpretaciones arqueologicas para una historia de la A
8/3/10 .- Archeologia Medievale Padova
La catedra de Arqueologia Medieval de la Universidad de Padova ha organizado un seminario para los proximos 25-27 marzo sobre:"Indicadores, Instrumentos e Interpretaciones arqueologicas para una historia de la Alta Edad Media."
A partire dagli anni ’70 del secolo scorso, le ricerche archeologiche hanno ricostruito numerosi aspetti dei cambiamenti avvenuti nelle ultime fasi dell’impero d’Occidente fino alla frammentazione dell’Italia sotto i Bizantini e i Longobardi. Le agende di ricerca hanno privilegiato lo studio delle architetture e lo scavo di città, castelli, insediamenti rurali, chiese, sepolture e centri artigianali. I reperti rinvenuti sono anche serviti per proporre un quadro dell’agricoltura, dell’allevamento, delle attività produttive e dei commerci tra sistemi mediterranei e ambiti locali. Più recentemente, in linea con le tendenze di ricerca a livello europeo, si è tornati a riflettere sugli aspetti
socioculturali, di gerarchia e di rango, in relazione con la fine dell’impero e lo
stanziamento, più o meno pacifico, di popolazioni alloctone.
La quantità dei dati raccolti permette ora di delineare una storia di quel periodo assai più ricca e articolata, ampliata ad altri indicatori quali il paesaggio, l’antropologia fisica, la zooarcheologia, l’analisi paleoambientale,
l’archeometallurgia ecc.
Obiettivo di questo seminario è di discutere, oltre che della potenzialità di alcuni indicatori rilevabili archeologicamente, anche delle reciproche relazioni e delle possibili interpretazioni: sepolture; paesaggi antropici tra agricoltura, allevamento, strutture produttive; sistemi di scambio locali, regionali, internazionali e loro effettiva incidenza sull’economia. Si è anche deciso di dar voce ai giovani archeologi, sui quali riposano le prospettive della disciplina
in un momento assai delicato per la sua stessa sopravvivenza.
PROGRAMA:
Giovedì 25 marzo ore 15.00
G.P. Brogiolo (Università di Padova), Introduzione ai lavori
1. Produzioni, cultura materiale e presenze alloctone
Vasco La Salvia (Università di Chieti), Tradizione tecniche, strutture
economiche e identità tecniche e sociali fra Barbaricum e Mediterraneo nel
periodo delle grandi migrazioni
Caterina Giostra (Università Cattolica di Milano), Goti e Longobardi in
Italia: le potenzialità dell'archeologia in riferimento all'identità
etnico-culturale
Susanne E. Hakenbeck (University of Southampton), Roman or Barbarian?
Shifting Identities in Early Medieval Cemeteries in Bavaria
Vittorio Fronza (Università di Siena), Edilizia in legno nell'Italia
altomedievale: appunti per un'agenda della ricerca
Discussant: Andrzej Buko (Polish Academy of Sciences), Alessandro Canci
(Università di Padova)
Venerdì 26 marzo ore 9.00
2. Verso una cultura egemone: processi di cristianizzazione
Alexandra Chavarria (Università di Padova), Le chiese altomedievali:
indicatori e interpretazioni
Lucrezia Spera (Università di Roma Tor Vergata), Le forme della
cristianizzazione nel quadro degli assetti topografico-funzionali di Roma
tra V e IX secolo
Carlo Ebanista (Università del Molise), Le chiese tardoantiche e
altomedievali della Campania: vecchi scavi, nuovi orientamenti
Eleonora Destefanis (Università del Piemonte Orientale), Archeologia dei
monasteri altomedievali tra acquisizioni raggiunte e nuove prospettive di
ricerca: strutture materiali, organizzazione, gestione territoriale
Discussant: Pascale Chevalier (Université de Clermont Ferrand), Vincenzo
Fiocchi Nicolai (Università di Roma Tor Vergata)
11.30 assemblea soci SAMI
Venerdì 26 marzo ore 15.00
3. Economia tra scambi locali, regionali, internazionali
Claudio Negrelli (Università di Venezia), Gli indicatori ceramici per la
ricostruzione dei quadri economico-sociali tra tarda antichità e alto
medioevo: potenzialità e limiti delle ricerche sulle regioni
altoadriatiche e padane
Federico Cantini (Università di Pisa), Dall’economia complessa al
complesso di economie. Gli indicatori ceramici per la ricostruzione dei
quadri economico-sociali tra tarda antichità e alto medioevo: potenzialità
e limiti verificati sui dati della Tuscia, una regione ad “alto tasso di
ricerca”
Giacomo Gonella (Università di Firenze), Aspetti economici di strutture
urbane in contesto scarsamente urbanizzato
Frank Salvadori (Università di Siena), Zooarcheologia e controllo delle
risorse economiche locali
Discussant: Sauro Gelichi (Università di Venezia), Paul Arthur (Università
di Lecce)
Sabato 27 marzo ore 9.00
4. Dai siti ai paesaggi: modelli di sfruttamento delle campagne
Annalisa Colecchia e altri (Università di Padova - Università di Trento),
Paesaggi medievali del Trentino (progetto APSAT)
Valentina Caracuta (Università di Foggia), Ambiente naturale e strategie
agroalimentari in Puglia settentrionale tra Tardoantico ed Altomedioevo:
analisi archeoambientali e prospettiva storica a confronto
Annamaria Grasso (Università di Lecce), Il villaggio bizantino di
Supersano: dinamiche di sfruttamento delle risorse vegetali e
ricostruzione di pratiche agricole articolate. Una comunità
autosufficiente?
Discussant: Danny Donoghue (University of Durham), Marco Valenti
(Università di Siena)
11.00 Tavola rotonda conclusiva
A partire dagli anni ’70 del secolo scorso, le ricerche archeologiche hanno ricostruito numerosi aspetti dei cambiamenti avvenuti nelle ultime fasi dell’impero d’Occidente fino alla frammentazione dell’Italia sotto i Bizantini e i Longobardi. Le agende di ricerca hanno privilegiato lo studio delle architetture e lo scavo di città, castelli, insediamenti rurali, chiese, sepolture e centri artigianali. I reperti rinvenuti sono anche serviti per proporre un quadro dell’agricoltura, dell’allevamento, delle attività produttive e dei commerci tra sistemi mediterranei e ambiti locali. Più recentemente, in linea con le tendenze di ricerca a livello europeo, si è tornati a riflettere sugli aspetti
socioculturali, di gerarchia e di rango, in relazione con la fine dell’impero e lo
stanziamento, più o meno pacifico, di popolazioni alloctone.
La quantità dei dati raccolti permette ora di delineare una storia di quel periodo assai più ricca e articolata, ampliata ad altri indicatori quali il paesaggio, l’antropologia fisica, la zooarcheologia, l’analisi paleoambientale,
l’archeometallurgia ecc.
Obiettivo di questo seminario è di discutere, oltre che della potenzialità di alcuni indicatori rilevabili archeologicamente, anche delle reciproche relazioni e delle possibili interpretazioni: sepolture; paesaggi antropici tra agricoltura, allevamento, strutture produttive; sistemi di scambio locali, regionali, internazionali e loro effettiva incidenza sull’economia. Si è anche deciso di dar voce ai giovani archeologi, sui quali riposano le prospettive della disciplina
in un momento assai delicato per la sua stessa sopravvivenza.
PROGRAMA:
Giovedì 25 marzo ore 15.00
G.P. Brogiolo (Università di Padova), Introduzione ai lavori
1. Produzioni, cultura materiale e presenze alloctone
Vasco La Salvia (Università di Chieti), Tradizione tecniche, strutture
economiche e identità tecniche e sociali fra Barbaricum e Mediterraneo nel
periodo delle grandi migrazioni
Caterina Giostra (Università Cattolica di Milano), Goti e Longobardi in
Italia: le potenzialità dell'archeologia in riferimento all'identità
etnico-culturale
Susanne E. Hakenbeck (University of Southampton), Roman or Barbarian?
Shifting Identities in Early Medieval Cemeteries in Bavaria
Vittorio Fronza (Università di Siena), Edilizia in legno nell'Italia
altomedievale: appunti per un'agenda della ricerca
Discussant: Andrzej Buko (Polish Academy of Sciences), Alessandro Canci
(Università di Padova)
Venerdì 26 marzo ore 9.00
2. Verso una cultura egemone: processi di cristianizzazione
Alexandra Chavarria (Università di Padova), Le chiese altomedievali:
indicatori e interpretazioni
Lucrezia Spera (Università di Roma Tor Vergata), Le forme della
cristianizzazione nel quadro degli assetti topografico-funzionali di Roma
tra V e IX secolo
Carlo Ebanista (Università del Molise), Le chiese tardoantiche e
altomedievali della Campania: vecchi scavi, nuovi orientamenti
Eleonora Destefanis (Università del Piemonte Orientale), Archeologia dei
monasteri altomedievali tra acquisizioni raggiunte e nuove prospettive di
ricerca: strutture materiali, organizzazione, gestione territoriale
Discussant: Pascale Chevalier (Université de Clermont Ferrand), Vincenzo
Fiocchi Nicolai (Università di Roma Tor Vergata)
11.30 assemblea soci SAMI
Venerdì 26 marzo ore 15.00
3. Economia tra scambi locali, regionali, internazionali
Claudio Negrelli (Università di Venezia), Gli indicatori ceramici per la
ricostruzione dei quadri economico-sociali tra tarda antichità e alto
medioevo: potenzialità e limiti delle ricerche sulle regioni
altoadriatiche e padane
Federico Cantini (Università di Pisa), Dall’economia complessa al
complesso di economie. Gli indicatori ceramici per la ricostruzione dei
quadri economico-sociali tra tarda antichità e alto medioevo: potenzialità
e limiti verificati sui dati della Tuscia, una regione ad “alto tasso di
ricerca”
Giacomo Gonella (Università di Firenze), Aspetti economici di strutture
urbane in contesto scarsamente urbanizzato
Frank Salvadori (Università di Siena), Zooarcheologia e controllo delle
risorse economiche locali
Discussant: Sauro Gelichi (Università di Venezia), Paul Arthur (Università
di Lecce)
Sabato 27 marzo ore 9.00
4. Dai siti ai paesaggi: modelli di sfruttamento delle campagne
Annalisa Colecchia e altri (Università di Padova - Università di Trento),
Paesaggi medievali del Trentino (progetto APSAT)
Valentina Caracuta (Università di Foggia), Ambiente naturale e strategie
agroalimentari in Puglia settentrionale tra Tardoantico ed Altomedioevo:
analisi archeoambientali e prospettiva storica a confronto
Annamaria Grasso (Università di Lecce), Il villaggio bizantino di
Supersano: dinamiche di sfruttamento delle risorse vegetali e
ricostruzione di pratiche agricole articolate. Una comunità
autosufficiente?
Discussant: Danny Donoghue (University of Durham), Marco Valenti
(Università di Siena)
11.00 Tavola rotonda conclusiva
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