Seminario Indicatori strumenti e interpretazioni archeologiche per una storia dell’altomedioevo

22/2/10 .- http://archeologiamedievale.unisi.it

Le ricerche archeologiche, a partire dagli anni ’70 del secolo scorso, applicando i metodi stratigrafici, hanno ricostruito numerosi aspetti dei cambiamenti avvenuti nelle ultime fasi dell’impero d’Occidente fino alla frammentazione dell’Italia sotto i Bizantini e i Longobardi.

Le agende di ricerca hanno privilegiato lo studio delle architetture e lo scavo di città, castelli, insediamenti rurali, chiese, sepolture e centri artigianali. I reperti rinvenuti sono anche serviti per proporre un quadro dell’agricoltura, dell’allevamento, delle attività produttive e dei commerci tra sistemi mediterranei e ambiti locali.

Più recentemente, in linea con le tendenze di ricerca a livello europeo, si è tornati a riflettere sugli aspetti socioculturali, di gerarchia e di rango, in relazione con la fine dell’impero e lo stanziamento, più o meno pacifico, di popolazioni alloctone (in Italia Goti, Longobardi e altri gruppi minori). In questa fase della ricerca, l’archeologia si è troppo spesso accontentata di una posizione subordinata rispetto agli storici delle fonti scritte che nella prospettiva di una storia prevalentemente ideologico-culturale hanno sovente utilizzato i dati materiali in modo strumentale, rispetto ai grandi temi del presente, quali le radici dell’Europa tra eredità dell’impero, apporti dei barbari e ruolo della Chiesa o l'effetto delle immigrazioni/invasioni che posero fine all’impero rispetto alle prospettive delle immigrazioni attuali destinate a sconvolgere concetti secolari di nazione, identità, appartenenza. E tuttavia la quantità dei dati raccolti permette di delineare una storia di quel periodo assai più ricca e articolata, ampliata dagli indicatori tradizionali ad altri, come il paesaggio o l’antropologia fisica, la zooarcheologia, l’analisi paleoambientale, l’archeometallurgia ecc. Con il fine di ridare il giusto peso agli aspetti economici e ai riflessi che questi ebbero sulle trasformazioni della società. Da questo punto di vista i cambiamenti imposti dalla globalizzazione attuale, un sistema economico che ha scardinato il potere dei singoli stati non sono forse meno traumatici di quelli intervenuti alla fine della globalizzazione dell’impero romano.

Obiettivo di questo seminario è di discutere, oltre che della potenzialità di alcuni indicatori rilevabili archeologicamente, anche delle reciproche relazioni e delle possibili interpretazioni: sepolture; paesaggi antropici tra agricoltura, allevamento, strutture produttive; sistemi di scambio locali, regionali, internazionali e loro effettiva incidenza sull’economia.

Si è anche deciso di dar voce ai giovani archeologi, sui quali riposano le prospettive della disciplina in un momento assai delicato per la sua stessa sopravvivenza. La scomparsa degli archeologi medievisti dalle Soprintendenze, la prevista riorganizzazione dei settori scientifico-disciplinari all’Università si coniugano a profondi cambiamenti nella cultura di massa e nelle scelte poltiche che sempre meno hanno a cuore la difesa del nostro patrimonio culturale ed archeologico.

Programma

Giovedì 25 marzo ore 15.00

- G.P. Brogiolo (Università di Padova), Introduzione ai lavori

1. Produzioni, cultura materiale e presenze alloctone

- Vasco La Salvia (Università di Chieti), Tradizione tecniche, strutture economiche e identità tecniche e sociali fra Barbaricum e Mediterraneo nel periodo delle grandi migrazioni
- Caterina Giostra (Università Cattolica di Milano), Goti e Longobardi in Italia: le potenzialità dell'archeologia in riferimento all'identità etnico-culturale
- Susanne E. Hakenbeck (University of Southampton), Local, regional and ethnic identities in early medieval cemeteries in Bavaria
- Vittorio Fronza (Università di Siena), Edilizia in legno nell'Italia altomedievale: appunti per un'agenda della ricerca

Discussant: Andrzej Buko (Polish Academy of Sciences), Alessandro Canci (Università di Padova)


Venerdì 26 marzo 9.00

2. Verso una cultura egemone: processi di cristianizzazione

- Alexandra Chavarria (Università di Padova), Le chiese altomedievali: indicatori e interpretazioni
- Lucrezia Spera (Università di Roma2), Le forme della cristianizzazione nel quadro degli assetti topografico-funzionali di Roma tra V e IX secolo
- Carlo Ebanista (Università del Molise), Reinterpretare l’archeologia cristiana: vecchi scavi, nuovi orientamenti
- Eleonora De Stefanis (Università di Vercelli), Archeologia dei monasteri altomedievali tra acquisizioni raggiunte e nuove prospettive di ricerca: strutture materiali, organizzazione, gestione territoriale

Discussant: Pascale Chevalier (Université di Clermont Ferrand), Vincenzo Fiocchi Nicolai (Università di Roma Tor Vergata)

11.30 assemblea soci SAMI


Venerdì 26 marzo 15.00

3. Economia tra scambi locali, regionali, internazionali

- Claudio Negrelli (Università di Venezia), Anfore e vasellame tra relazioni regionali e scambio internazionale nella città altomedievale: una prospettiva di ricerca
- Federico Cantini, (Università di Pisa), Dall’economia complessa al complesso di economie. Gli indicatori ceramici per la ricostruzione dei quadri economico-sociali tra tarda antichità e alto medioevo: potenzialità e limiti verificati sui dati della Tuscia, una regione ad “alto tasso di ricerca”
- Giacomo Gonella (Università di Firenze), Strutture urbane in contesto scarsamente urbanizzato
- Frank Salvadori (Università di Siena), Zooarcheologia e controllo delle risorse economiche locali

Discussant: Sauro Gelichi (Università di Venezia), Paul Arthur (Università di Lecce)


Sabato 27 marzo 9.00

4. Dai siti ai paesaggi: modelli di sfruttamento delle campagne

- Annalisa Colecchia e altri (Università di Padova - Università di Trento), Paesaggi medievali del Trentino (progetto APSAT)
- Valentina Caracuta (Università di Foggia), Ambiente naturale e strategie agroalimentari in Puglia settentrionale tra Tardoantico ed Altomedioevo: analisi archeoambientali e prospettiva storica a confronto
- Annamaria Grasso (Università di Lecce), Il villaggio bizantino di Supersano: dinamiche di sfruttamento delle risorse vegetali e ricostruzione di pratiche agricole articolate. Una comunità autosufficiente?

Discussant: Danny Donoghue (University of Durham), Marco Valenti (Università di Siena)

11.30: Tavola rotonda conclusiva

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